Giulia

Riedizione del celebre modello 877 di Gianfranco Frattini, del 1957, dedicato dal designer alla moglie di Gio Ponti, suo grande Maestro. Giulia è l’interpretazione moderna di Frattini della classica poltrona bergère e fa parte dei modelli storici del design made in Italy. Il designer traduce la morbidezza tipica di questo tipo di poltrona, ampia e profonda, dotata di schienale alto e poggiatesta laterali, in linee geometriche marcate e nette, con una scocca continua con braccioli ad ali appoggiata sull’essenziale struttura in legno. Gli elementi strutturali sono parte integrante dell’elegante estetica dell’arredo, come il dettaglio decorativo delle viti in legno, lasciate a vista per uno sguardo attento. Il modello ha caratterizzato molte delle più importanti composizioni di arredo d’interni di Frattini durante tutti gli anni ’60. Rivestita in pelle, similpelle o tessuto, Giulia è disponibile in una vasta gamma di finiture e colori, per ambienti contemporanei dal gusto raffinato.


Designer: Gianfranco FrattiniAnno: (1957) 2016
Dimensioni

Cod. OGIU86
L 86 P 95 H 104 cm
H seat 43 cm

Cod. OGIUP57
L 57 P 51 H 42 cm

Materiali e finiture
Struttura interna: multistrato di abete spessore 30 mm.
Imbottitura: poliuretano espanso a quote differenziate.
Base: massello di frassino tinto poro aperto.
Finiture base:

T43

T49

Poliuretano espanso 35%

Multistrato di abete 24%

Rivestimento 22%

Frassino 15%

Cinghie elastiche 4%

Gianfranco Frattini

Gianfranco Frattini è nato in Italia, a Padova, il 15 maggio 1926. Si è laureato con una laurea in architettura al Politecnico di Milano nell’anno 1953. Alla fine degli anni ’50 è tra i fondatori dell’ADI, Associazione per il Disegno  Industriale. Frattini apre il suo studio professionale a Milano, dopo aver lavorato nell’ufficio del suo maestro e mentore Giò Ponti. Nell’arco di pochi anni, diventa un designer industriale di fama internazionale. Tra i suoi numerosi progetti di successo, nel 1956 disegna la poltrona modello 849, che viene premiata con il riconoscimento “Compasso d’Oro”. Ora, questa poltrona, seguendo le linee del progetto originale, viene riproposta da Tacchini con il nome di “Agnese”.