Rituale

Un anno dopo la riedizione della lampada E63, Tacchini Edizioni riscopre il lato più privato di Umberto Riva. Conosciuto come architetto e designer, Riva non ha mai nascosto la sua predilezione per l’arte e la pittura. Nelle sue opere, geometrie e colori s’intrecciano creando soggetti astratti di delicata bellezza, come in Rituale. Ispirato all’omonimo dipinto, il tappeto è fatto completamente a mano, seguendo un processo di annodatura della lana antichissimo e complesso. Una sintesi perfetta tra arte, artigianalità e design.

Designer: Umberto RivaAnno: 2018
Dimensioni

Cod. ORIT23X3
L 300 P 230 cm

Materiali e finiture
100% lana himalayana, tessuto di cotone. Fatto a mano con telaio in Nepal (tecnica Handknotted).
125.000 nodi/mq.

Umberto Riva

Maestro della luce, Umberto Riva è nato a Milano nel 1928 e dal 1960 si occupa di progettazione. Allievo di Carlo Scarpa, Riva ha sviluppato una sua personale ricerca, percorrendo i più diversi ambiti disciplinari: dagli spazi urbani agli edifici, dal paesaggio agli interni, dall’allestimento al design di lampade e mobili. Tra le sue realizzazioni più importanti si segnalano casa Frea a Milano, considerato uno dei suoi capolavori, la sistemazione di piazza San Nazaro a Milano, il restauro dello storico Caffè Pedrocchi di Padova, il progetto per la sistemazione del viale del Ministero degli Esteri e di Piazza della Farnesina a Roma, la Biblioteca Europea di Porta Vittoria a Milano, le centrali termoelettriche di Catanzaro e Campobasso e una lunga serie di case, da Milano alla Sardegna e alla Puglia, oltre a vari progetti di lampade e arredi per i più importanti nomi del design italiano. Tra i lavori più recenti ci sono la chiesa di San Corbiniano a Roma, l’allestimento della mostra L’Italia di Le Corbusier al MAXXI di Roma e la mostra personale al Canadian Centre for Architecture di Montreal, in Canada. Considerato un architetto fuori dal comune, Riva ha conservato una dimensione artigianale del fare architettura e del fare design. I suoi progetti nascono “disegnati”, schizzi a matita di una ricerca pura e poetica.