
Joe Colombo
"Attraverso esperienze fatte in questi ultimi 10 anni, siamo arrivati alla progettazione di una casa il cui spazio non è più concepito secondo schemi statici, ma che esige la dinamicità del sistema e la sua integrabilità con le strutture architettoniche esistenti.
È chiaro quindi che tale sistema richiede la creazione di elementi coordinati, flessibili, componibili, trasformabili che, indubbiamente, determineranno il superamento totale del prodotto design-oggetto."


Dopo aver frequentato il Politecnico di Milano e l’Accademia di Belle Arti di Brera, Joe Colombo (1930-1961) si dedica al design di prodotti industriali in serie, molti dei quali, variamente assemblati, costituiscono veri e propri sistemi di oggetti per diversi ambienti domestici. Nel corso della sua carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti e molte delle sue opere oggi fanno parte delle collezioni dei più importanti musei del mondo.
"I give an extreme importance to the study of an object for mass production, to its engineered design and to the choice of materials, to simplify the manufacturing process. These elements determine the concept and the shape of the object, so that the stylistic disappears as a fundamental element of creativity."


Joe Colombo introduce nel design la relazione fra spazio e tempo, definendo gli arredi come autonomi, flessibili, trasformabili e indipendenti dal contesto architettonico.
L’arredo diventa così una sorta di attrezzatura capace di adattarsi a spazi e tempi per soddisfare i bisogni di chi lo utilizza: “macchine per abitare futuribili”, divenute icone che hanno influenzato il modo di abitare negli open space di piccole dimensioni. Inizialmente, i suoi progetti impiegano lavorazioni con materiali tradizionali per poi evolvere nella sperimentazione materica e nell’uso di tecnologie più avanzate.