Tacchini New Collections: Family Portrait

La casa è quello spazio che risponde a parametri funzionali generali che poi diventa luogo dell’abitante: trasformandolo in un ambiente codificato su caratteristiche personali, e sottraendolo all’anonimato di un semplice layout in pianta. Tacchini esplora e si sofferma su questa fase di evoluzione della casa, e affronta i vari ambienti con progetti di arredo fatti di ricerca, per materiali e tecnologia, ma anche dialogo etico tra storia e presente del design. In questa crescita esperienziale, Tacchini affronta oggi l’ambiente del dining: partendo immediatamente dallo spirito di convivialità, come concetto che anima tutto il progetto, lasciandone una profonda traccia. Non solo, si svolge lungo tutta la casa un fil rouge che narra di una storia dell’abitare che trattiene tutta la filosofia Tacchini: riconoscendo oggetti e design, diversi per contenuto e forma, ma coinvolti in una sorta di costante rispondenza. Quindi, il dining come naturale svolgimento della zona living: naturalmente per lo scorrere del tempo dell’abitare, ma anche per modalità e scenografia.

T–TABLE by Tobia Scarpa

Due semplici elementi si incastrano sapientemente l’uno nell’altro, un legame studiato nei minimi dettagli che connette piano e gambe per garantire la massima stabilità. T-Table conferma la solida intesa tra Tacchini e Tobia Scarpa, con una collaborazione che dà vita a un nuovo progetto che va oltre le riedizioni: dall’assoluta sobrietà dei progetti del passato alle specifiche esigenze del mondo contemporaneo nasce un tavolo da pranzo essenziale ed elegante, disponibile in diverse misure e finiture, che trova posto accanto a qualsiasi seduta.

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DIALOGO by Tobia Scarpa

Un telaio rettangolare dai bordi arrotondati, magistrali incastri, tasselli e viti rigorosamente a vista rafforzano la tipica struttura a doppio cavalletto di Tobia Scarpa. Una sedia dal comfort avvolgente – curata fin nei minimi dettagli anche nel sedile, dove una piccola apertura permette di alzarla con facilità – in una perfetta sintesi di eleganza e razionalità. Dialogo celebra il suo 50° compleanno con questa riedizione firmata Tacchini: un tributo alle intramontabili linee che la definiscono e al grande maestro che le ha progettate.

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ORPHEUS by Lorenzo Bini

Una forma indefinita, un gesto, un solo materiale. Per questo inedito tavolo da pranzo Lorenzo Bini si ispira dell’opera di Cy Twombly e la trasforma in un pezzo di design contemporaneo. Un piano in marmo – ottenuto ricalcando una porzione del celebre “Orpheus” dipinto nel 1979 – sostenuto da cinque gambe – ottenute accostando listelli dello stesso marmo leggermente sfalsati – diventa un invito a prendere posto per omag- giare l’opera da cui ha preso forma e l’artista che l’ha creata.

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PARKER by Lorenzo Bini

Come “Orpheus” – il tavolo in marmo nato dalla creatività di Lorenzo Bini –, Parker riprende la forma indefinita di un dettaglio dell’opera di Cy Twombly, ma trova una propria identità nelle finiture. Qui il legno massello diventa protagonista, suggerisce le dimensioni e regala inedite venature a vista nelle cinque gambe ottenute da due liste leggermente sfalsate. Tre eleganti scanalature si nascondono sotto al bordo del piano, tre onde che si rivelano solo al tatto percorrendo con le mani l’intero profilo del tavolo.

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SEMPRONIA by Tobia Scarpa

Elementi circolari si incastrano in un doppio cerchio che evoca la firma del grande maestro che l’ha progettata. Gambe binate, create dall’intersezione di due cilindri, si prolungano fino allo schienale, a cui sono legate da un sottile bracciale metallico che fonde armonia e funzionalità. Il carattere deciso dell’estetica degli anni 80 non rinuncia al comfort della morbida imbottitura e di una seduta completamente rimodulata per essere ancora più accogliente. Sempronia arricchisce le riedizioni Tacchini con la sua presenza determi- nata e versatile, in grado di adattarsi a ogni tavolo e situazione, oggi come ieri.

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TOGRUL by Gordon Guillaumier

Un totem dalla base scultorea, perfetta sintesi di slancio, solidità e maestria artigiana. Per Togrul, Gordon Guillaumier si spinge oltre i limiti della materia unendo inedite finiture in un tavolo adatto sia ad ambienti domestici sia a spazi contract. Le basi in poliuretano rigido, disponibili in dimensioni diverse, sono rivestite di materiale cementizio spatolato a mano per un’esperienza tattile e visiva. Il piano in legno, disponibile in versione rotonda e ovale, riprende il colore della gamba grazie alla verniciatura e al trattamento con lo stesso materiale cementizio per un naturale effetto monocromo.

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ROMA NUVOLA by Jonas Wagell

Parte della famiglia Roma – la collezione di divani ispirata al morbido segno di una cur- va a emiciclo firmata da Jonas Wagell – Roma Nuvola rende il “classico” ancora più confortevole. Le proporzioni generose e la chaise longue incorporata, che sembra quasi interrompere la linearità della seduta, sono pensate per l’assoluta comodità, così come il soffice cuscino arrotondato che invita ad abbandonarsi al relax. Altri cuscini di diverse dimensioni, da posizionare liberamente per un comfort sempre su misura, da creare giorno dopo giorno.

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JULEP SOFT by Jonas Wagell

Forme semplici e imponenti, ispirate all’Avant-garde degli anni 50 e rese più aggraziate da tratti contemporanei. Proporzioni e volumi in perfetto equilibrio, esaltati dalla minuziosa cura dei dettagli, dalla scelta dei materiali e dalla maestria delle lavorazioni artigianali. Con le sue linee accoglienti, che trovano nuova espressione nelle imbottiture più piene, ripensate per abbracciare il relax più assoluto, Julep Soft si unisce alla famiglia di sedute disegnata da Jonas Wagell.

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SESANN OTTOMAN by Gianfranco Frattini

Assieme alla poltrona e al divano già protagonisti di una riedizione Tacchini nel 2015, il pouf Sesann continua la storia di una visione del vivere contemporaneo che invita ad apprezzare la bellezza e l’accoglienza del comfort più autentico. Una struttura a vista in tubolare metallico contiene, avvolge ed esalta l’imbottitura come in un grande abbraccio, morbido e continuo. Le forme sensuali e armoniose nate dalla progettualità geniale di Frattini diventano uniche in ogni pezzo grazie al rivestimento realizzato interamente a mano, disponibile in un’ampia scelta di colori e finiture.

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TORII LOVE by Studiopepe

Nella consolle firmata Studiopepe, i torii, i tradizionali portali giapponesi, si riscoprono attraverso nuove funzioni e significati. In un susseguirsi di visioni ed emozioni lontane, elementi essenziali si combinano in una fisicità imponente – data da un piano di notevole spessore che funge da architrave a due gambe che ricordano delle colonne portanti.

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COLOMBO and 1953 by Lorenzo Bini

In queste consolle firmate da Lorenzo Bini, opere moderne e contemporanee vengono catturate da una lastra di marmo in un piano dalla forma irregolare. Bastano pochi, scarni dettagli e i disegni già definiti nelle linee tracciate da Jean Arp e Gianni Colombo assumono nuova espressione. Tre gambe, realizzate attraverso la giustapposizione di quattro listelli leggermente sfalsati dello stesso marmo, sostengono i piani e un grande omaggio all’arte di questi artisti.

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ALTAR by EWE Studio

Scultura e funzionalità si fondono per riscoprire il ricco patrimonio artigianale messicano attraverso mezzi e linguaggi innovativi. Una meticolosa lavorazione artigianale lascia segni e traiettorie nelle superfici piatte e incontaminate, mentre i sensi vengono attratti dal recupero di materiali naturali e dagli inediti contrasti sensoriali che ne derivano. Ispirati agli altari preispanici, questi tavolini, declinabili in diverse finiture: ceramica, cemento e legno di cedro, siglano la prima collaborazione tra Tacchini e EWE Studio, un progetto in cui la tradizione si riflette nel design per forgiare idee che hanno sostanza e significato.

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TORUS by Umberto Bellardi Ricci

Nella fabbrica che produce i suoi prototipi, Umberto Bellardi Ricci vede per la prima volta i gomiti dei condotti di areazione, uniti in gruppi di quattro e avvolti da funi incrociate. Hanno una forma curiosa, simile a quella di una ciambella, e diventano per lui fonte di grande ispirazione. Li chiama torus e li reinterpreta come base di questi singolari pouf dai volumi sovrapposti, in cui materiali industriali trovano una nuova estetica e funzione accanto a finiture morbide e ricercate.

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TRONO by Umberto Bellardi Ricci

Esplorando il dialogo tra materiali diversi, Umberto Bellardi Ricci dà vita a un’inedita collezione che stimola l’interazione tra architettura e design. In Trono Pixel e Trono Pill due semplici geometrie, come il cubo e il cerchio, diventano il supporto – il trono – della persona che vi si accomoda. Le forme generose della seduta si contrappongono all’essenzialità della gamba in una struttura pulita che esalta il contrasto tra materie grezze e trame e tessuti raffinati. Un tavolo basso completa la famiglia: sostenuto dalla stessa gamba essenziale degli sgabelli, riprende il contrasto materico nell’elegante piano rotondo in marmo.

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VERTICAL NEST by Brian Thoreen

Morbide pieghe diventano sculture luminose che sembrano crescere naturalmente. La luce si diffonde con calma, offusca le percezioni e i contorni creando un’atmosfera di pace e seducente mistero. Sfidando qualsiasi definizione di spazio, queste creazioni in policarbonato bianco – lampada ad angolo e lampada da terra – nate dalla fantasia di Brian Thoreen, recuperano le suggestive linee Déco del passato in una forma resa possibile solo dalla manipolazione di materiali contemporanei.

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MANO LIGHT by Umberto Bellardi Ricci

Una lamiera metallica, delle pieghe semplici e precise, una luce. Ispirata al gesto della mano mentre protegge la fiamma di una candela, la collezione Mano Light è disegnata come bozzetti astratti le cui proporzioni possono essere adattate a scale diverse. Standing Mano è una delle protagoniste della serie, una scultura luminosa di due metri, dal design distintivo e progettuale, che emana una luce calda e avvolgente. Table Mano è una lampada da tavolo elegante e raffinata, di dimensioni contenute, che diffonde un bagliore discreto e delicato. Firmata da Umberto Bellardi Ricci, Mano Light è disponibile in due finiture, entrambe con base lucida in acciaio inox.

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FACKEL LIGHT by Umberto Bellardi Ricci

Fackel è la parola tedesca per indicare le torce da parete medievali che sprigionavano fiamme nude sulle mura di castelli e conventi. Ispirato da queste antiche lampade, Umberto Bellardi Ricci piega una barra metallica in due punti e la lascia correre paral- lela alla parete, sulla quale proietta un bagliore caldo e suggestivo, simile alla luce del tramonto, grazie alla striscia led posizionata sul retro della barra.

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EQUINOX and SOLSTICE by Studiopepe

Un chiarore denso, quasi misterioso, viene filtrato da materie morbide e avvolgenti. Luminosità e trasparenze fluttuano, creando ripetizioni di luci e ombre, pieni e vuoti. Ispirate all’Arte Oggettuale e in particolare alle opere di Enrico Castellani, queste eleganti sculture in vetroresina – applique Solstice – e cocoon – lampada a sospensione Equinox – rafforzano la forte intesa tra Tacchini e Studiopepe.

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KUSCHEL by Salem van der Swaagh

Kuschel scrive una lettera d’amore alla lana. Racconta che la tessitura può diventare un mezzo per comunicare e connettersi con l’ambiente circostante, un mezzo pratico e poetico, antico e sostenibile, grazie al quale lo spirito umano trova una delle sue espressioni più pure e genuine. La trama si compone di fili intrecciati e annodati a mano e di frange dalle tonalità calde o fredde che si riflettono fra filati di lana e seta per un’esperienza tattile e visiva ricca di sfumature e artigianalità. Con questo prezioso tappeto in lana disponibile in due versioni, Salem van der Swaagh firma la sua prima collaborazione con Tacchini.

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LE MURA new color palette by Formafantasma

Dopo il lancio nel 2022 dell’iconico design di Mario Bellini, rieditato a quattro mani insieme al brand, Le Mura torna protagonista con la Milano Design Week 2023. Una collaborazione quella tra Tacchini, Formafantasma e Rubelli, azienda d’eccellenza nel settore dei tessuti, che conferma l’iconicità senza tempo del divano, con uno sguardo al contemporaneo. Giocando sul concetto di modularità, i due designer hanno selezionato 9 colori articolati per 3 tonalità del tessuto Ombra, un velluto in puro cotone. Una palette raffinata che esalta perfettamente il design del prodotto, pensata per colorare in un unico tono l’intera composizione o costruire un dialogo stilistico tra i moduli vestiti con i diversi colori. La proposta celebra il divano modulare Le Mura e conferma l’attenzione ai rivestimenti che Tacchini porta avanti da tempo.

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