The Art of Staging 2021

Il fascino dei dettagli, l’insieme delle piccole cose, entità singole che in sinergia tra loro danno vita a una particolare atmosfera e conferiscono bellezza all’ambiente. La collezione Tacchini Edizioni offre una curata selezione di complementi d’autore, prodotti di illuminazione e piccoli arredi che interagiscono con lo spazio architettonico circostante in una narrazione garbata, completando gli scorci domestici con delicata eleganza.

L’anfora Aqua Regis prende il nome dalla famosa soluzione alchemica in grado di sciogliere l’oro. In semi refrattaria ingobbiata e realizzata al tornio, l’anfora presenta una struttura morbida con una sola ampia ansa laterale, con un ampio piano d’appoggio alla base.

Aqua Regis, disegnato da Studiopepe

I vasi cubisti Pablo e Dora omaggiano Pablo Picasso e la sua compagna e musa Dora Maar. I vasi, in grès ingobbito marrone, realizzati con la tecnica del colombino, presentano forme geometriche sovrapposte tra loro che creano un effetto di profondità e tridimensionalità che varia a seconda della prospettiva da cui li si osserva.

Pablo & Dora, disegnato da Studiopepe

Il vaso Venus, così chiamato per omaggiare il pianeta da sempre associato alla bellezza e all’armonia delle forme, celebra la femminilità attraverso la sua sagoma tondeggiante che richiama le sinuosità anatomiche delle sculture classiche. Il vaso alto Aurum prende il nome dal termine latino che significa oro, il metallo simbolo di purezza, valore e lealtà.

Venus, disegnato da Studiopepe
Aurum, disegnato da Studiopepe

La lampada A.D.A., ideata dal grande maestro Umberto Riva, nasce, come spesso accade, da altre forme, ma nel corso della progettazione e dell’ingegnerizzazione si è via via trasformata, e per certi aspetti semplificata, fino ad assumere la forma finale che richiama l’archetipo di una lampada da tavolo. La forma è semplice, composta da due elementi troncoconici e di un piatto che li unisce, mentre la sua forza è data dal materiale: la vetroresina, che colorata in pasta e illuminata dall’interno verso l’esterno rimane traslucida e lascia intravedere le fibre di cui è composta, dando così consistenza alla luce. Il nome A.D.A. crea un parallelismo tra la forma dell’oggetto e la fonologia del termine: Ada è il nome femminile simmetrico più corto, composto di due “A”, così come la lampada si compone di due strutture geometriche coniche che richiamano la stessa lettera.

A.D.A., disegnata da Umberto Riva