Tobia Scarpa: tra forma e funzione

Per Tacchini, Tobia Scarpa ha arricchito le riedizioni con le sedie Pigreco, Dialogo e Sempronia; in una recente intervista ha condiviso la sua visione sulla loro progettazione: una profonda comprensione dell’unione tra forma e funzione affinata e perfezionata durante la sua intera carriera.

La sua prima creazione, la Pigreco, è qualcosa di personale: nasce da un approccio critico verso le tradizioni accademiche, spesso responsabili di verità preconfezionate che impediscono di andare oltre e cercare una visione personale. Pigreco reinterpreta eleganza e semplicità “nella Pigreco c’è l’elemento tradizionale, il legno, che offre una forma più convenzionale nell’ambito delle sedie del mercato e che quindi si rifà all’eleganza e alla semplicità”, trovando il proprio equilibrio tra stabilità e leggerezza senza aderire a nessuna linea di tendenza “c’è il costruire una sedia come fanno tutti, questo correr dietro a un’idea di struttura, di forma comune che porta agli stessi percorsi esecutivi nel tempo; possiamo costruire delle sedie che apparentemente sono profondamente diverse, ma che in realtà sono la stessa cosa perché non è certo variare lo spessore di un pezzo di legno che cambia l’elemento strutturale di quel legno che, appoggiato a terra e legato a determinate strutture lignee superiori, offre la sedia con tutte le variabili che sono avvenute nel tempo”.

“... sotto sotto, non visto, c'è tutto un gioco di strutture di elementi. Apparentemente sono solo pezzi di legno appoggiati, in realtà sono delle resistenze strutturali che permettono alla sedia di svolgere il proprio compito.”
Pigreco

Pigreco, Dialogo e Sempronia sono state disegnate a distanza di 14 anni, ma seguono percorsi esecutivi molto simili. Il designer le definisce “robe semplici del passato che si rincorrono: possono essere simili, diverse, ma sempre la stessa roba”, utilizzando quel termine, “robe”, tanto caro al dialetto veneto per definire le cose.

Sempronia

Le sue creazioni rappresentano la continuità di concetti strutturali fondamentali che si reinventano in forme simili, senza compromettere l’idea di un prodotto corretto, durevole e funzionale: “sotto sotto, non visto, c’è tutto un gioco di strutture di elementi. Apparentemente sono solo pezzi di legno appoggiati, in realtà sono delle resistenze strutturali che permettono alla sedia di svolgere il proprio compito. Ci sono molti elementi dinamici, fantasie sulle forme, materiali diversi: tutte queste cose hanno determinato una gamma vastissima di proposte, ma quello che siamo riusciti a fare, sono pezzi di legno consistenti, potenti che dimostrano che siamo qua e non ti lasciamo muovere”. Nella sua filosofia basata sull’essenziale, le tecnologie emergono gradualmente consentendo variazioni straordinarie “bisogna offrire a chi si siede la sicurezza di non cadere per terra. Dopodiché emergono passo dopo passo le tecnologie desiderate per ottenere forme diverse e, da lì, tutte le strepitose variazioni”.

Dialogo with Armrests
Dialogo without Armrests

Per Scarpa, la principale sfida nella progettazione di una sedia è garantire la sua durata nel tempo. “È un oggetto che viene molto usato e quindi deve garantire un certo tempo di risposta, non può rompersi quando capita, si deve rompere quando si dimostra perduto il tempo”.

“… il gioco dello scambio tra chi ha bisogno di un tavolo qualsiasi e poi resta ammaliato da una forma più intelligente.”
T-Table

La passione per le sedie di Tobia Scarpa può essere generalizzata in una passione per l’estetica classica che si estende anche ad altri elementi, come il T-Table progettato per Tacchini nel 2023. Questo tavolo è un altro esempio di come l’abilità del progettista possa trasformare un semplice oggetto in un pezzo “del gioco dello scambio tra chi ha bisogno di un tavolo qualsiasi e poi resta ammaliato da una forma più intelligente”. La progettazione di Tobia Scarpa racconta una perfetta sintesi di struttura, forma e funzionalità. Le sue creazioni rispettano un delicato equilibrio tra creatività, manualità e produzione industriale libero dagli stereotipi accademici: sono progetti senza tempo, che si abbinano a qualsiasi stile, dialogando in modo armonico tra di loro e con gli altri elementi presenti nella stanza.

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